lunedì 5 dicembre 2011

Love lock down baby..

Sapete quando si vorrebbe dire tutto, ma non si possono sostenere i risultati che scaturirebbero dal vostro "vomito di parole"??? io mi sento così.. come se avessi un tornado nel cuore, ma non fossi pronta a sostenere e a contenere i danni che causerebbe.

Ma alla fine, a me interessa dei danni? Forse no; forse è solo un interesse egoistico dettato dalla poca voglia di non stare sola anche se a volte sento la mancanza della mia solitudine in quanto tale. Non che ora non mi senta sola, o non abbia dei momenti per riflettere e per dedicarmi a me stessa, anzi, ne ho fin troppi. In realtà io vorrei solo che qualcuno mi vedesse, mi guardasse per quello che sono.. Invece intorno ho un sacco di persone troppo prese da loro stesse per capire davvero chi hanno davanti. Forse è la società di oggi che ci impone di essere così superficiali, magari perchè abbiamo molti "porti sicuri" in meno rispetto ai tempi dei nostri nonni. In cosa si trova sicurezza al giorno d'oggi? Nell'amore? non credo proprio.. Ormai anche il matrimonio può finire e ognuno di noi è troppo impegnato a fare soldi e ad acquistare una bella posizione sul lavoro.

E allora che cosa ci da sicurezza? se non la troviamo nella famiglia o nell'amore? Ecco, è proprio questo il punto. Non esiste la sicurezza. Viviamo per repirare, per comprare e per spaccarci la schiena per realizzare sogni che ci accontentino lì per lì, ma che ci rendono, un momento dopo, ancora più insoddisfatti di prima.

Che cosa ci spinge ad andare avanti? A me personalmente una persona da motivo di essere positiva. La mattina apro gli occhi e dentro di me ripeto che sarà una bella giornata. Lui è al mondo, non può che essere fonte di speranza pensare che lui cammina sotto il mio stesso cielo, respira e parla con le persone, magari con il suo tono saccente che mi fa sempre un po' arrabbiare. Ma alla fine io lo so che non lo fa a posta, ma che ha questo istinto di fare il "papà" della situazione. Ed è bello perchè io un padre non ce l'ho mai avuto. Lo vorrei sentire, vedere e vorrei potergli dire quanto lui conti per me, e quanto abbia segnato la mia vita... Ma come tutti sappiamo nella vita non si può mai essere davvero felici, quindi il destino, dio, chiamatelocome vi pare, me lo tiene anche troppo lontano.

Il fatto è che forse ho paura di sapere cosa penserebbe delle parole che sto scrivendo ora.. non sono ancora in grado di trovare un obiettivo alla sua altezza. Non sono ancora in grado di sosituirlo. Ed è così difficile continuare a lottare per raggiungere quel porto che si allontana lentamente.... Mi sento un po' come Ulisse, navigo per raggiungere la mia casa e la donna che amo, ma succede sempre qualcosa per cui sono tenuta lontana dagli affetti più cari. A volte mi domando cosa succederebbe se lui mi desse un' occasione, ma ho paura di pensarci.. Non è mai stato un rapporto facile, ma è come se sotto il nostro costato ci fosse una fune, strettamente legata ai nostri cuori, che ci tiene uniti.. e ogni volta che ognuno di noi si allontana proviamo un dolore acuto, interno, che ci porta a riavvicinarci.

Io la conservo come il bene più prezioso questa corda, perchè è l'unica ragione plausibile che ho per andare avanti in questa vita demmerda...


G.

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