domenica 20 febbraio 2011

Rabbia.

Si,
lo so che questo è il secondo intervento di oggi, ma proprio non riesco a tenere tutto dentro.



E' difficile continuare a credere a qualcosa che tecnicamente non c'è. A volte si pensa che se un pensiero lo tieni dentro il tuo cuore, e non lo dici a nessuno, prima o poi si dissolverà lasciandoti sola con un piccolo spazio dell'anima vuoto. Ma se quell'insignificante frase esce dalla tua bocca, allora è la fine. Tutto diventa reale, e non puoi fare a meno di pensarci. Fa male dirlo, ma è così. Tutto sembra una finzione finchè qualcun'altro a parte te stessa la viene a sapere. E quindi che si fa??? 

Io vorrei proprio sapere chi ha inventato la frase "Lontano dagli occhi lontano dal cuore": Vorrei dire a questo inventore di massime fallito che non è assolutamente vero purtroppo. Come vorrei dire al mio cervello di smetterla di perseguitarmi. Non riesco a dormire tranquilla, mai. Ma che poi, alla fine, cos'è un ricordo se non una scarica elettrica di energia tra neuroni??? Fa ridere vederla così.

Eppure un ricordo ti assale, ti coglie di sorpresa e non ci puoi davvero fare niente. Puoi solo stare lì; a fissare quella nuvola che ti porta un ricordo. Fissare le immagini che hai nella mente, assaporare l'amaro sapore del disappunto dopo esserti resa conto che per 40 minuti di viaggio in autobus non hai fatto altro che schiacciare il fermo immagine proprio sull'istante in cui, tu, in cortile con la tua amica lo vedi arrivare a un metro da te. Lo vedi passare con gli occhi piantati nei tuoi e ti senti dire "Caspita come ti ha guardato". E poi realizzi che erano tutte enormi stronzate, che ti sei illusa, che ti hanno illusa.


Questa è la cosa peggiore. Ricordare le cose che più ci fanno male. Perchè come disse Stephen King:" L'amore non è quello che quei poeti del cazzo vogliono farvi credere.L'amore ha i denti, i denti mordono, e i morsi non guariscono mai."

G.

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